L'Istituto di studi filosofici e la ricerca
Gli ambiti di indagine privilegiati sono soprattutto due: la metafisica (intesa sia come ontologia che come teologia naturale) e la filosofia applicata. Attualmente sono in corso due ricerche nell’ambito della metafisica: «Two-sense Theory of Existence» (G. Ventimiglia); “La ricezione delle cosiddette “dottrine non scritte” di Platone nel XIII secolo” (G. Ventimiglia). Inoltre, sono in corso due ricerche nell’ambito della filosofia applicata: «Filosofia del virtuale» (R. Diodato, A. Fabris, G. Ventimiglia) e «Happiness and well-being» (K. Mulligan, O. Massin).
Le ricerche in corso, ed alcune ricerche già concluse:
Two-sense theory of existence
Responsabile scientifico: Prof. Giovanni Ventimiglia
Durata: 2013-2016
Soggetto istituzionale della ricerca: ISFI
Rete nazionale e internazionale di collaborazione alla ricerca: Sir A. Kenny (Università di Oxford), F. Moltmann (CNRS Paris), K. Mulligan (Università di Ginevra), A. Llano (Università di Navarra), R. Pouivet (Università di Nancy), E. Berti (Università di Padova), M. Micheletti (Università di Siena), A. Bottani (Università di Bergamo), S. Galvan (Università Cattolica di Milano), A. Giordani (Università Cattolica di Milano e FTL).
Finanziamento: FTL
Breve descrizione della ricerca: proseguendo una ricerca già conclusa su alcune questioni ontologiche all’interno del cosiddetto “tomismo analitico” (cfr. G. Ventimiglia, To be o esse? La questione dell’essere nel tomismo analitico, Carocci, Roma 2012, double blind peer review), il progetto indaga su una teoria dell’essere, detta Two-sense Theory, inaugurata dal filosofo inglese Peter Geach e sviluppata in seguito dal filosofo australiano Barry Miller, teoria che sta attirando sempre di più l’attenzione di notevoli studiosi in tutto il mondo. La ricerca ha due direzioni: la prima, di tipo storico-filosofico, ha come scopo l’indagine delle fonti della Two-sense Theory, che sono chiaramente riconoscibili nell’opera di Tommaso d’Aquino e, prima ancora, di Aristotele. La seconda direzione della ricerca, invece, ha carattere teoretico, logico e semantico e indaga i punti forti e i punti deboli della Two-sense theory, in particolare: la questione del carattere distintivo del present actuality sense o actus essendi, rispetto al there is sense o esse ut verum e, inoltre, la questione del legame fra i sensi principali dell’essere, onde evitare l’equivocismo: la questione, in altre parole, dell’analogia.
Risultati previsti e già conseguiti: articoli scientifici; 4 traduzioni di altrettanti volumi (già in corso e di prossima pubblicazione), libri.
Risultati previsti e già conseguiti:
A) Pubblicazioni:
- D. Costa, Attualità presente contro atto d’essere. Geach interprete di Tommaso d’Aquino, in “RTLu”, 17 (2012), 3, pp. 349-360;
- A. Llano, Metafisica tommasiana e filosofia analitica del linguaggio: i sensi dell’essere, in “RTLu”, in “RTLu”, 17 (2012), 3, pp. 339-348;
- G. Ventimiglia, Ente, essenza ed esistenza. Prime nozioni di ontologia in prospettiva analitico-tomistica, EuPress-FTL, Lugano 2012 (dove viene dato ampio spazio alla questione dei sensi dell’esistenza);
- B. Miller, Dall’esistenza a Dio. Una dimostrazione filosofica contemporanea, trad. it. di C. Di Florio, Carocci, Roma 2013;
- A. Kenny, L’essere secondo Tommaso d’Aquino. Una ontologia problematica, trad. it. di G. Ventimiglia e R. Saccenti, Carocci, Roma 2013;
- G. Ventimiglia, Un tomista “contemporaneo”, in B. Miller, Dall’esistenza a Dio. Una dimostrazione filosofica contemporanea, Carocci, Roma 2013, pp. 222-227;
- G. Ventimiglia, Senso o sensi dell’esistere? I livelli ontologici del reale nel cosiddetto “tomismo analitico”, Atti del Convegno Struttura e livelli ontologici del reale, organizzato dall’Università di Siena (Prin 2009: realismo e antirealismo) e dal “Giornale di Metafisica”, Arezzo, 26-27 novembre 2012, in “Giornale di Metafisica”, 2-3 (2013), 405-428, (peer-reviewed).
- G. Ventimiglia, "There are many senses in which a thing may be said to 'be'”. Il ritorno dell’analogia dell’essere nel cosiddetto “tomismo analitico” in P. Bettineschi – R. Fanciullacci (a cura di), Tommaso e i filosofi analitici, (Atti del Convegno Tommaso d’Aquino e i filosofi analitici, organizzato dall’Almo Collegio Borromeo e dal Centro di Etica generale e applicata, Pavia,12-14 settembre 2013), Orthotetes, Napoli-Salerno 2014, 193-226, (peer-reviewed).
- G. Ventimiglia, I trascendentali tommasiani ens, unum, multiplicitas nel cosiddetto “tomismo analitico”, Atti del Convegno I trascendentali e il trascendentale. Percorsi teoretici e storici, organizzato dal’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Cattedra Marco Arosio, Roma, 15-16 marzo 2012, "Alpha Omega", 17 (2014), 2, 289-321(peer-reviewed).
- G. Ventimiglia, Tommaso d’Aquino, Editrice La Scuola, Brescia 2014; trad. in portoghese: Ideias & Letras, Sao Paulo 2014 (in corso di stampa), trad. in spagnolo: San Pablo, Bogotà 2014 (in corso di stampa) (è una presentazione del pensiero di Tommaso d’Aquino, in cui il tema dei sensi dell’essere fa da filo rosso);
- G. Ventimiglia, Idem re differunt ratione. Frege “interprete” di Tommaso d’Aquino a proposito della distinzione fra essenza ed esistenza, "Rivista di Filosofia neo-scolastica", 107 (2015), 1-2 (in press) (peer-reviewed);
- G. Ventimiglia, Ist Gott das Sein selbst? Von Platon zu Anthony Kenny (über Thomas von Aquin und Gottlob Frege), "Freiburger Zeitschrift für Philosophie und Theologie" 2015 (forthcoming)
B) Convegni, workshops, corsi:
- Convegno internazionale I sensi dell’essere, organizzato dall’ISFI, il 28 novembre 2012; relatori: Prof. Dr. Sir Anthony Kenny (Oxford University); Prof. Dr. A. Llano (Università di Navarra);
- Workshop di ricerca I sensi dell’essere organizzato dall’ISFI il 29 novembre 2012, con la partecipazione dei professori menzionati e, inoltre, dei proff. S. Galvan (Università Cattolica di Milano) e G. Ventimiglia;
- Seminario progredito: I sensi dell’essere, semestre autunnale a.a. 2013-2014, Bachelor in filosofia, ISFI – FTL;
- Convegno internazionale: L’esistenza nella filosofia contemporanea, 6 maggio 2014, presso l’Università Cattolica di Milano; relatori i proff.: S. Galvan, Sir A. Kenny, G. Ventimiglia;
- Convegno internazionale: Dio come Essere? Metafisiche classiche e metafisiche analitiche, organizzato da G. Ventimiglia e G. Nicolaci, Lugano, 15-16 maggio 2015; relatori: C. Marabelli, E. Berti, L. Samonà, M. Krienke, J.F. Courtine, A. Fabris, C. Hughes, Sir Anthony Kenny.
La ricezione delle cosiddette “dottrine non scritte” di Platone nel XIII secolo
Responsabile scientifico: Prof. Giovanni Ventimiglia
Durata: 2013-2016
Soggetto istituzionale: ISFI
Rete nazionale ed internazionale di collaborazione: E. Berti (Università di Padova); R. Imbach (Università di Friburgo CH).
Finanziamento: FTL
Breve descrizione della ricerca: almeno a partire dal 1953, ossia dall’anno di pubblicazione dello studio di Hans Krämer sull’ontologia platonica, e certamente in seguito alla pubblicazione del testo fondamentale di Konrad Gaiser del 1963, il tema delle cosiddette dottrine non scritte di Platone non ha smesso di attirare l’attenzione degli storici della filosofia antica, stimolando numerosi studi sull’argomento, senza mancare, d’altra parte, di suscitare ampi dibattiti, protrattisi fino ai nostri giorni. Ora, in che misura il rinnovato interesse per le dottrine non scritte di Platone nell’ambito degli studi di storia di filosofia antica ha influenzato gli studi di storia della filosofia medievale a proposito della ricezione del pensiero platonico? Se si esclude uno studio sull’argomento, di qualità ma incompleto, sembra che una tale influenza non ci sia stata. La cosa appare tanto più strana se si considera che la maggior parte delle testimonianze sull’esistenza e il contenuto delle dottrine non scritte di Platone deriva dalla Metafisica e dalla Fisica di Aristotele, conosciute, com’è noto, nel XIII secolo latino, e prima ancora nel mondo arabo. Ciò premesso si comprende la domanda fondamentale che guida la ricerca in corso: che idea avevano delle dottrine non scritte di Platone autori come Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Bonaventura, Sigieri di Brabante e, prima ancora, Avicenna o Averroé? E che ruolo hanno avuto Simplicio, Temistio, eventualmente Filopono? E ancora: il Timeo platonico con il Commento di Calcidio? Il De Institutione aritmetica di Boezio e il Timeo di Cicerone?
Il progetto di ricerca sarà presentato prossimamente allo SNF.
Risultati previsti: articoli scientifici e una monografia
Risultati già conseguiti:
Articolo di G Ventimiglia, Tommaso d’Aquino e le dottrine non scritte di Platone, in “Medioevo”, 38 (2013), pp. 111-178.
Research Happiness and well-being. Prof. Kevin Mulligan. Duration 36 months. Description of the research: The topic of well-being and happiness has been the object of a great deal of recent research in many different disciplines - in economics, psychology, medicine, cognitive science and philosophy. Many different questions, empirical and conceptual, have emerged. The present project aims to investigate the conceptual questions which arise when one tries to understand the interrelations between happiness on the one hand, and pleasures on the other. What is the relation between the state of happiness and episodes of pleasure? More broadly, what is the relation between happiness, unhappiness, well-being and other lasting states and dispositions, on the one hand, and pleasures, unpleasures, pains, sufferings and other short-term hedonic episodes one the other?
The philosophical literature on this topic has been dominated by reductionist proposals: either pleasure is analysed in terms of happiness, or, more standardly, happiness is analysed in terms of pleasure. The first part of this project aims at assessing such hedonic reductionist accounts of happiness. Despite some initial intuitive appeal, such approaches encounter important difficulties. In the second part of this project, we plan to assess and develop some, non-reductionist ways of accounting for the nature of happiness can capturing the relations between pleasure and happiness.
Foreseen results: The results of the project will be submitted in the form of scientific articles to leading philosophical and interdisciplinary journals, such as Emotion Review, Philosophy and Psychology.
Given the very large amount of previous research by Prof. Mulligan and his collaborators in related areas in the philosophy of emotions, it is reasonable to expect that some of the publications will have a large impact in a number of different fields.
Researchers: Prof. K. Mulligan, Dr. Olivier Massin (Maître Assistant, UniGE, member of Interdisciplinary Centre in Affective Science).
International collaborations: The project would ideally involve close cooperation between the Swiss National Centre of Competence in Affective Science (NCCR, director: Prof. D. Sander), based in Geneva, of which Kevin Mulligan was the Deputy-Director from 2005 to 2011, the Geneva emotions group, thumos, established by K. Mulligan, and the group of philosophers working on suffering in Glasgow (Prof. M. Brady). The project can also count on the active participation of Prof. Clotilde Calabi (State University, Milan), one of Mulligan’s PhD students, the author of numerous papers and books in the relevant areas.
Financing: Helsinn Healthcare SA.
Published:
2014 [Review of 2011 T. Rønnow-Rasmussen, Personal Value, OUP], Vol. 26, 2 (June 2014), Utilitas, 221-223.
2015, "Secondary Meaning, Paraphraseability & Pictures", in L'expression des émotions: Mélanges dédiés à Patrizia Lombardo,
Martin Rueff et Julien Zanetta (eds.), Geneva, 2015, URL:
http://www.unige.ch/lettres/framo/melangeslombardo.html
La ricerca Filosofia del virtuale è portata avanti dai professori R. Diodato, A. Fabris e G. Ventimiglia, e si prefigge di indagare le conseguenze dell’avvento di internet negli ambiti dell’estetica, dell’etica, dell’antropologia e dell’ontologia. Il frutto di queste ricerche confluiranno in un volume, di prossima pubblicazione, dal titolo omonimo, a cura dei tre studiosi, già autori peraltro di studi sull’argomento.
Corollario di questa ricerca è da considerarsi il lavoro concluso di Valentina Carpi Monte (BA Phil) sulla cosiddetta “ontologia digitale” contemporanea di E. Steinhart (lavoro di tesi di Bachelor of arts dal titolo Ontologia dell’oggetto digitale. La metafisica digitale di Eric Steinhart).
Ontologia delle proprietà
La ricerca Ontologia delle proprietà, a cura di A. Giordani e D. Costa, è dedicata all’analisi dello statuto ontologico delle proprietà e della relazione di istanziazione delle proprietà nel tempo, con particolare riferimento alla relazione tra istanziazione delle proprietà ed eventi.
La ricerca si sta svolgendo in collaborazione con i seguenti studiosi: prof. S. Galvan e Dr. C. De Florio (Dipartimento di filosofia Università Cattolica di Milano); Dr. G. Guigon e Dr. P. Keller (Dipartimento di filosofia Università di Ginevra); MA D. Costa (collaboratore scientifico ISFI e Dipartimento di filosofia Università di Ginevra).
Nel corso della ricerca è stato organizzato il workshopTopics in the Metaphysics of Properties, 4 giugno 2012, a Lugano, a cui hanno partecipato: prof. S. Galvan, prof. A. Bottani, prof. A. Giordani, Dr. G. Guigon, Dr. P. Keller, Dr. C. De Florio, BA I. Canavotto. Parte dei risultati è stata selezionata e presentata al convegno internazionale SOPHA 2012, 4 – 6 Maggio, Parigi, Sorbona, in un paper dal titolo Events as Kinds Instantiations.
Risultati della ricerca già conseguiti: Alessandro Giordani & Luca Mari (2012). Property Evaluation Types. Measurement 45 (3):437-452; Alessandro Giordani (2011). Articolare il mondo in stati di cose. Rivista di Filosofia Neo-Scolastica 103 (4):587-603.
Ontologia dell'essenza
La ricerca Ontologia dell’essenza, a cura di A. Giordani, è dedicata all’analisi dell’essenza dal punto di vista logico e ontologico. La ricerca si suddivide in due fasi: lo scopo della prima fase è di analizzare i sistemi di logica dell’essenza attualmente esistenti e di sviluppare un sistema basato sul concetto di essenza come fondamento ontologico delle proprietà necessarie di un oggetto; lo scopo della seconda fase è di studiare la relazione tra essenza e necessità al fine di determinare quale concetto sia ontologicamente primitivo.
Parte della ricerca si è svolta in collaborazione con i seguenti studiosi: prof. S. Galvan (Dipartimento di filosofia Università Cattolica di Milano); prof. F. Correia e Dr. P. Keller (Dipartimento di filosofia Università di Ginevra); MA D. Costa (collaboratore scientifico ISFI e dipartimento di filosofia Università di Ginevra).
La prima parte della ricerca si è conclusa con l’organizzazione del Workshop Logic and Metaphysics of Essence, 12 – 13 gennaio 2012, Lugano, a cui hanno partecipato: prof. S. Galvan, prof. F. Correia, prof. A. Giordani, Dr. P. Keller, Dr. C. De Florio, MA D. Costa.
Il Workshop è stato registrato e le registrazioni degli interventi sono state pubblicate presso il sito www.philosophie.ch. Parte dei risultati è stata selezionata e presentata alla Joint Session 2012 dell’Aristotelian Society and Mind Association, 6 – 8 Luglio, Stirling, in un paper dal titolo Property Exemplification and the Temporal Parts of Events.
Risultato della ricerca: articolo di A. Giordani, A New Semantics for Systems of Logic of Essence, in Studia Logica (2013).
La ricerca La teologia razionale nella filosofia analitica, a cura del prof. M. Micheletti, ha indagato soprattutto la rinascita di interesse per alcune prove classiche dell’esistenza di Dio, come l’argomento ontologico, quello cosmologico e quello teleologico, all’interno della filosofia analitica della religione contemporanea. Frutto di tale indagine è il volume omonimo di Micheletti, che ha inaugurato la serie di studi dell’ISFI presso Carocci.
La ricerca Una nuova teologia naturale, realizzata dal Dr. Marco Damonte, ha avuto come oggetto principale la viva discussione sullo statuto della teologia naturale all’interno delle correnti contemporanee note come “epistemologia riformata” e “tomismo wittgensteiniano”. Frutto di tale indagine è il volume omonimo di Damonte, pubblicato come secondo nella serie di studi dell’ISFI presso Carocci.
La ricerca To be o esse? La questione dell’essere nel tomismo analitico, a cura del Prof. G. Ventimiglia, ha analizzato i contributi ad alcune questioni ontologiche fondamentali elaborati da P. Geach, A. Kenny, H. Weidemann, C. Martin, B. Davies, D. Braine, S. Brock. Frutto di tale ricerca è il volume omonimo pubblicato come terzo nella serie dei studi dell’ISFI presso Carocci.
Sempre nell’ambito della metafisica l’ISFI ha contribuito alla realizzazione della Rassegna internazionale di letteratura tomistica, curata da E. Alarcon, “Thomistica” 2007 e 2008, coinvolgendo diversi giovani studiosi (D. Costa, F. Mascellino, F. Amerini, R. Saccenti, E. Brambilla Pisoni, A. Petagine, S. Busetto, G. Borgo, M. Leone, J. Lonfat, R. Essafi, L. Gazziero).
Un’idea svizzera di libertà. Guglielmo Ferrero, Wilhelm Röpke e Denis de Rougemont
Responsabile scientifico: Prof. Dr. Carlo Lottieri/Prof. Dr. Giovanni Ventimiglia
Durata: 2011-2014
Soggetto istituzionale: ISFI
Ricercatori coinvolti: Prof. Dr. C. Lottieri
Rete nazionale e internazionale di collaborazione: Institute of Economic Studies (Parigi), Istituto Bruno Leoni (Torino) e Institute Constant de Rebecque (Ginevra).
Finanziamento: Fondazione Pica Alfieri
Lo studio si propone di indagare taluni aspetti cruciali della dimensione civica, sociale e politica della Svizzera, soffermandosi in particolare su tre fondamentali figure della cultura novecentesca che in vario modo hanno focalizzato la propria attenzione sulla civiltà elvetica: l’economista Wilhelm Röpke, lo storico Guglielmo Ferrero e il filosofo Denis de Rougemont.
Risultati conseguiti:
- C. Lottieri, Ethics, Market, and the Federal Order. The Political Philosophy of Wilhelm Röpke, "Journal des Économistes et des Études Humaines", 20, (2014), 1, 19–41.
- C. Lottieri, Guglielmo Ferrero in Svizzera. Legittimità, libertà e potere, Studium, Roma 2015
- C. Lottieri, Un’idea elvetica di libertà. Ripensare l’Europa, rigenerare le comunità, (di prossima pubblicazione).
Ethicbots (Emerging Technoethics of Human Interaction with Communication, Bionic, and robotic systems) èstato un progetto di durata biennale finanziato dalla Unione Europea, finalizzato alla promozione di una ricerca multidisciplinare, che ha coinvolto specialisti di robotica, informatica, scienze cognitive, psicologia, filosofia della scienza, antropologia, filosofia morale e teologia. L’obiettivo comune è stato quello di identificare e analizzare questioni tecniche ed etiche legate all’interazione tra esseri umani ed entità artificiali (software/hardware – cfr.:http://ethicbots.na.infn.it/). Il progetto è stato affidato ad un consorzio di 10 università e centri di ricerca internazionali, tra i quali, oltre all’ISFI (allora “IsFA”), diverse università di chiara fama: Università “Federico II” di Napoli, Dipartimento di Scienze fisiche e Dipartimento di Informatica e Sistemistica, Italia; Fraunhofer Institute for Autonomous intelligent Systems, Sankt Augustin, Germania; Scuola di Robotica, Genova, Italia; University of Reading, Department of Cybernetics, Inghilterra; Hochschule der Medien University of Applied Sciences, Stuttgart, Germania; LAAS-CNRS, Toulouse, Francia; Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa, Italia; Università di Pisa, Dipartimento di Filosofia, Italia; Middlesex University, Interaction Design Centre, School of Computing, London, Inghilterra.
Fra i tanti frutti di questa ricerca si segnalano qui il numero monografico sull’argomento della “Rivista teologica di Lugano” (13, 2008, 1), a cura di G. Ventimiglia, con scritti di J. M. Galvan, S. Bartolommei, L. Botturi, A. Giordani, e la traduzione in italiano della Roboethics Roadmap, e il numero monografico della Rivista “Teoria” (2007, 2), a cura di A. Fabris, con scritti di diversi studiosi.
La ricerca Etica della comunicazione interculturale, realizzata dal Prof. A. Fabris in collaborazione con il Master in Comunicazione Pubblica e Politica dell’Università di Pisa. Tale ricerca ha portato alla pubblicazione del volume Etica della comunicazione interculturale, Eupress FTL, Lugano 2004.
La ricerca Politica, religione, Risorgimento. L’eredità di Antonio Rosmini in Svizzera, a cura del Dr. G. Bonvegna, ha indagato con acribia l’eredità di Antonio Rosmini Serbati in Ticino. Il volume omonimo, edito da Mimesis (Milano 2012), dopo una messa a fuoco dei primi contatti di Rosmini con l’ambiente culturale e politico del Canton Ticino (concretizzatisi nella pubblicazione a Lugano delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa nel 1848), mostra come il coinvolgimento di Rosmini con la realtà elvetica abbia riguardato non solo il Canton Ticino, ma la Svizzera in quanto tale. Anche attraverso il contributo che diede alla missione diplomatica di pacificazione religiosa dei Cantoni elvetici all’indomani della guerra del Sonderbund, Rosmini ebbe modo di mettere alla prova alcuni aspetti della sua proposta ecclesiologica e filosofico-politica, lasciando un’eredità che avrebbe influito, alla fine del secolo, sulla creazione della Diocesi di Lugano.